La pietra arenaria è una roccia sedimentaria composta da granuli di sabbia, ed è il risultato di un processo in cui rocce preesistenti sono state erose per cause di varia natura e trasportate per mezzo di venti, corsi d’acqua o piogge fino a depositarsi nell’ ambiente sedimentario. Il materiale che ha dato poi solidità alla roccia, compreso tra i vari granelli di sabbia, è detto “matrice” se costituito da argille o fanghi che si sono depositati insieme ad essi, oppure “cemento” se infiltratosi in un secondo momento. Il cemento più comunemente è il risultato della dissoluzione di calcite o alterazione di feldspati e mica. Può avere diversi gradi di compattezza e porosità e in genere un’arenaria a cemento calcareo sarà più facilmente disgregabile rispetto una a cemento siliceo.
L’arenaria è particolarmente apprezzata e utilizzata nell’architettura, specialmente per la produzione di elementi decorativi come colonne, cornici o costoni, ma anche per pavimentazioni o rivestimento di pareti.
Può essere soggetta ad erosione per azione di agenti atmosferici.
Le immagini che vi proponiamo hanno uno scopo puramente illustrativo in quanto i materiali, pur mantenendo le caratteristiche che li contraddistinguono, possono differire nei venaggi e nelle sfumature di colore.
Le pietre metamorfiche sono rocce generate dalla metamorfosi di rocce sedimentarie o sedimenti, che a condizioni di temperatura e pressione crescenti modificano la propria struttura.
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